2.7.11

Agenzia Alfa 23 - ovvero una volta non c'erano i cellulari e vivevamo bene lo stesso

Sono al parco.
Ieri notte è piovuto. C'è un'aria tiepida che si distende al sole per riscaldarsi, come un micio.
"Metto su il vibro, leggo un bel libro, cerco un po' di relax...".
All'improvviso senza preavviso mi si rompe la sospensione dell'incredulità. Non è la prima volta che mi succede, lo ammetto. Il mondo di Nathan Never e compagni è talmente variegato, le storie sono talmente tante, i disegnatori che si avvicendano così diversi, che spesso sarebbe pretenzioso aspettarsi un'omologazione di design, tecnologia, mode e via discorrendo.

Sta di fatto però che se sto leggendo una serie ambientata nel 2188 (2110 della nuova datazione), un po' di futuro non mi dispiacerebbe vederlo. E per futuro non intendo questo:





Cioè, ma un portatile esagonale modellato riutilizzando lo chassis di Affonda la flotta potrà mica essere credibile? Con 20 tasti poi, che nel futuro l'acca l'hanno tolta che tanto scrivevano tutti "xké".

Come dicevo prima, mi capita spesso di sentirmi confuso naufragando nell'immenso mare dell'Universo Alfa.
Si alternano ondate ipertecnologiche, marosi schiumosi di teletrasporti, ologrammi, olomovie, olofonini, oloturie, a una morbida risacca fatta di floppy, chiavi usb e motorola 8700.

Sui telefoni, per esempio, credo ci siano delle chiare direttive: nel futuro saranno tutti talmente rincoglioniti dalle radiazioni che i telefoni possiamo farli anche a forma di stronzo che tanto se li comprano lo stesso!
La solare e intraprendente Betty ( fastidiosissima nuova agente inserita solo per distrarre il nosferatico Sigmund dalle sue relazioni peccaminose con qualche lasciva A.I.) sfoggia casualmente questo:


che poi altro non è che questo.

Il cattivo di turno invece ha preferito qualcosa di più sobrio e minimale:



ispirato evidentemente a questo.

Pratici, funzionali, ergonomici, gli accessori del futuro sapranno fondere l'innovazione delle più moderne tecnologie con il fascino accattivante dei design più all'avanguardia.

Un po' come il mirabolante aggeggio di cui si vanta May:


Eppure da qualche parte l'ho già visto...

Vabbè, "I misteri di Parigi" è dolorosamente giunta all'ultima pagina. Tra peripezie amorose, tecnologie avveniristiche e robot della CGIL si è spenta agonizzante, seppellita dalla vibrazione del mio telefono che ha iniziato a lamentarsi. Una storia di cui avrei fatto anche a meno, ma che per fortuna mi ha lasciato due importanti informazioni su come sarà il mondo di domani.

Abbandonati i vecchi aerei, superati i flyer, rottamato le auto volanti, finiti gli incentivi per gli shuttle con motore al plasma, i mezzi volanti del 2200 saranno così:
Notevole vero? E' il futuro che si forma qui di fronte ai nostri occhi!

Ma soprattutto, nel futuro in missione ci si andrà così:


Che poi ti capita di trovare lo spietato assassino che ci tiene all'eleganza e ci fai anche la figura dell'agente sciatto, e peggio, ci fa la figura anche tua mamma che ti manda in giro così! 
La mia me lo dice sempre...

3 commenti:

  1. Poteva essere un'idea lo stronzo-design almeno per qualche esemplare di telefonino... Che so, per Aristotele e Kal Skotos sarebbe stato anche in tono coi personaggi! Riguardo al simil-Concorde sopra la castissima May, è tutta colpa della crisi...quando ti becchi in testa una stazione orbitante ricostruire è un gran casino, sai le spese, bisogna tagliare il superfluo e allora via a recuperare anche le macchine del volo di Leonardo da Vinci...seriamente spero di vedere (o rivedere) qualche bel mezzo avveniristico, che magari riduca l'effetto "collage" fra epoche diverse...

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  2. Concordo... ma qualcosina di assurdo la lascerei, se no non avrò più niente su cui scrivere!

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  3. Tranquillo che gli spunti non mancheranno mai...anzi, che ne diresti di dedicare più avanti qualche post al "citazionismo" nathanneveriano? Io lo trovo divertente, mentre ad altri fa girare i coglioni...mai come girano a me, comunque, quando i suddetti sparano disinvolti accuse di copiatura paro paro...ragazzi, fra la citazione e la fotocopia ci sono di mezzo un solido mestiere e una vasta cultura, e se si vuole insinuare che gente come Serra, Medda, Vigna, Vietti e soci non abbiano queste caratteristiche non ci siamo, non ci siamo per niente...e, sia ben chiaro, lo intendo come un fatto oggettivo che va al di là dei gusti personali sulle singole storie (gli "omaggi" inseriti possono sorprendere anche quando queste ultime non siano proprio il massimo, per dire)...

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...