6.7.11

Iterazioni

Oggi va così.
Vivo di pensieri concentrici, gabbie sintattiche che si nascondo in un gioco di scatole cinesi, la matrioska crudele delle mie indecisioni irrevocabili...
Una prigione sconfinata che si ripropone a ogni apertura della cella, a ogni sfondamento del muro di sicurezza della mia coscienza incosciente.

Tutto rimane lì, uguale a prima eppure diverso.
E ogni pensiero è un laccio che si stringe su sè stesso, e ritorna.
Ritorna. Diverso e uguale. Solito. Differente e solito.

E ritorna.

Tutto questo per avere una scusa per la pubblicazione di questa ennesima splendida copertina del Decu.

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