18.7.11

Piove. (post che avrei dovuto scrivere un giorno di novembre del 2003)

Ritorna la notte per questo giorno senza data.
Piove: oscurità e pioggia. Naufragio…

L'intento di mantenere un diario , di imprimere sul foglio ciò che passa in ogni giornata, è lievemente decaduto arenandosi sulle coste argillose di questo oceano senz'acqua. Vivo di emozioni, e di quelle scrivo: e la penna si sgretola sulle pagine troppo simili.

La pioggia è fastidiosa quando tamburella insipida sul tetto; preferisco un bell'acquazzone.

Non voglio un diario! Voglio che le mani invochino un foglio bianco da riempire, voglio sensazioni nuove da rubare alla carta e a questa esperienza. Voglio perdermi nei piccoli gesti solo quando sono veramente grandi: non m'interessa riempire pagine di descrizioni meramente fini a sé stesse, è tutto così speciale qui, è un logorarsi lento e soddisfacente dell'anima, come un motore che si consuma di movimento ma contemporaneamente vive la gioia della dinamicità.

Voglio una parola che mi basti per tutti questi giorni piuttosto che mille che non mi dicano altro che loro significato,

Piove.
Dentro e fuori …
gocce fini, invasive
che cercano
peccati d lavare;

Piove sulle strade
sporche di musica,
sui ricordi fumosi
dei ragazzi alienati sui muretti,
gli occhi rotti in
un pensiero
e in parole di polvere e ferro:

piove sui ranchos,
dentro e fuori …
sulle pareti di legno.
Sulle assi incrociate,
dove vengono crocifisse
le infanzie sanguinanti
che dormono sotto al
cielo lacrimoso di
speranze.

Piove sul sonno dei
bambini,
affamato e lieve;
domani c'è scuola e
tra le dita umide
ognuno stringe un sogno.

Piove su di me,
dentro e fuori …
sull'infinità dei pensieri,
la retrospettiva opaca
di ciò che non sono.

Più.

Piove sui declivi
già fangosi, sulle
pietre spaccate dal sole
e dalle ruote esanimi;

piove dentro a ogni istante,
fuori dal mondo lontano
che non vive di questa
gente, di queste case
ruvide, di questi visi emaciati;

piove, e l'acqua geme
lungo le strade stupite,
piove come se non dovesse
piovere mai più,
come se fosse un altro
ultimo giorno per questa
terra liquida,
per questa Colombia
che piove su di me.

Dentro e fuori.

Nessun commento:

Posta un commento

È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...