27.9.11

Buon compleanno!


[...segue]
Vivere di lei significava vivere d'invenzione.
Ogni momento importante necessitava di un corrispettivo irreale, uno specchio deformante che ne ridisegnasse i bordi. Non perché il mondo non ci bastasse (il mondo era fin troppo per noi al tempo), ma per l'irritante consapevolezza che nel mondo così com'era non saremmo potuti esistere.

Non era neanche una questione d'improbabilità a dire il vero. Sì, gli anni di differenza erano un abisso in quel momento, ma era un abisso in cui il cadere era morbido e sfumato. E non era nemmeno il volersi o il piacersi, quantomeno non lo era per me.


Eppure c'era qualcosa che non funzionava nel reale.
O forse era soltanto una scusa per inventare. Costruire mondi e modi, personalità, situazioni.
Universi in cui perdersi e trovarsi, fantasie talmente nostre da essere addirittura imperfette, fallaci, avverse.


E tutto per un gioco d'anime che arrancava nell'illusione di aversi, senza trovare l'effettiva direzione in cui posizionare quelle due tessere del puzzle che sapevamo essere fatte per combaciare. Ma non ci siamo mai riusciti. Forse.


Quel giorno era il suo compleanno e io avevo una storia per lei. 
[continua...]

Tratto da Q.C.D.A.S., un libro che non esiste ma non importa.

6 commenti:

  1. Ovvio che non esiste il resto... Anzi, non esiste neanche questo estratto :)

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  2. allora non è vero che continua!
    Mi riservo di leggerlo ed elaborarlo con più calma!

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  3. e non è vero neanche che segue :)

    Però mi sa che continuerà e forse seguirà.

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  4. uhm...mi sembra che tu non abbia le idee chiare!

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  5. idee chiare? io? ma per chi mi hai preso??? ;)

    Grazie che passi ad allietarmi.

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...