9.9.11

Dampyr 137 e 138 - ovvero ritardi e ritorni


Quasi mi stavo dimenticando, e non che a qualcuno possa interessare. Ma due parole sulle ultime storie di Dampyr passate per l'edicola non vogliamo dirle?
Ché poi capita sempre che ti arriva qualcuno e ti fa " e Dampyr?". Eh, la classica risposta " a settembre, dopo le ferie" ormai non regge più, quindi scrivo.

Dampyr 137 - Gli implacabili.
Esordio fumettistico per Giovanni Eccher, prestato al fumetto dal cinema. E proprio in modo molto cinematografico scorrono le inquadrature dell'ottimo Maurizio Dotti. La storia c'è, i personaggi pure.
In grande spolvero il nostro trio di eroi ma soprattutto azzeccata la scelta dei comprimari: in una Bolivia arsa di sale spuntano niente meno che Butch Cassidy e Sundance Kid.
E per non farci mancare niente spunta addirittura un nuovo Maestro della Notte.
Cosa volere di più?

La verità, e qui entro in modalità spoiler, è che da un Dampyr vorremmo sempre che non finisse tutto lì, ci piace (mi piace) immaginare come verranno riutilizzate quelle pedine, quelle situazioni, quelle ambientazioni.
E quando tutto invece sembra chiudersi nell'arco di una sola storia, senza possibilità di ritorno, beh, è come un Natale senza panettone.

Non serve che lo dica che muoiono tutti vero?

Dampyr 138 - Valzer Cajun
Se volete sapere cosa significa Cajun andate qui. Se già lo sapete rimanete con me.
Non c'è molto di diverso da quanto scritto sopra da dire a parte che:
- questo Dampyr è scritto dal sempre immenso Diego Cajelli
- il ruolo del ritornante ai disegni stavolta è interpretato da Giuliano Piccininno
- il trio stavolta è un duo
- non c'è un Maestro della Notte ma un demone della Dimensione Nera
- i comprimari stavolta sono i cattivi

Per il resto la storia scorre concitata e ricca di sorprese. Ottima la regia.
Cajelli non perde colpi, alla faccia di chi lo etichetta soltanto come autore di storie tappabuchi.
Piacevole come sempre la cura e lo studio che si notano nei dettagli della sceneggiatura, la stessa meticolosità già espressa anche nella storia africana del Maxi Dampyr, di cui però non ho mai parlato.

Cosa cambia dal giudizio relativo alla storia precedente?
Beh, che il nostro bel demone tornerà, o quantomeno sappiamo che la porta (il varco) è rimasta socchiusa e questo fa sfrigolare la nostra (mia) voglia di continuità.
Finale, più che aperto.

Comunque il merito principale di quest'albo è che spulciando tra i vari link mi sono salvato un po' di ricette di cucina cajun.
Quindi prossimamente: la jambalaya, il gumbo e la crawfish pie.

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