17.10.11

Kill your idles!

In effetti pensavo di scrivere 'kill your ideals', ma idle mi è sempre sembrato intriso di quel senso d'ignavia che ritengo estremamente calzante con questa situazione.

Che poi, anche a girarci tanto intorno coi giochi di parole, alla fine si arriva davvero lì, all'uccidere i propri idoli. E parlo di tutti.
Di quelli che spaccavano e di quelli che guardavano, di quelli con le mani alzate e di quelli con le mani basse a raccogliere sampietrini, di chi era nel corteo pacifico, di chi era fuori, di chi era a favore e di chi era contro, di chi era a casa davanti alla diretta e di chi era diretto verso altro.

Proprio nel momento in cui le energie si sono finalmente liberate, l'agognato istante in cui il mondo moderno ha rivoluzionato la sua oziosa rotazione, ecco, proprio in quell'istante lì sembra che i primi passi di quelle gambe intorpidite abbiano portato tutti a indietreggiare verso la propria origine e inavvertitamente calpestarla.

Perché se uccidi i tuoi idoli devi farlo in piena coscienza, sapendo innanzitutto quali sono e naturalmente capendo quel che stai facendo per annientarli.
E invece l'impressione è che chi protesta contro una certa economia in realtà ne sia solo orfano e che chi distrugge in nome del nuovo stia solo contribuendo a costruire muri per il vecchio.

A un certo punto della mia vita ho inziato a sentire il mondo di altri, e non è che voglia battermi perché lo sia, ma credo che mi piacerebbe vederlo, assistervi.
Vivo anch'io delle mie ignavie.

E si prosegue, a sterminare in piena consapevolezza ciò in cui si suppone di credere, ognuno come una dose sbagliata di un farmaco omeopatico, convinti di essere dei piccoli Goldrake che lanciano lame rotanti contro l'ingiustizia: e invece stiamo segando solo il ramo su cui siamo seduti.

7 commenti:

  1. Posso fare Candy Candy???
    (Oggi sono dissacrante e chiedo venia a prescindere!)

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  2. "convinti di essere delle piccole Candy Candy che lanciano procioni rotanti contro l'ingiustizia:..."

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. L'avevo giusto letto stamattina, e vabbè ognuno ha il diritto di sentirsi profanato con l'intensità che percepisce (qualunque sia l'oggetto e l'atto di profanazione).
    Che poi un conto è dire che i libri che compro fanno schifo, un altro è entrare di forza in casa mia, rovesciarmi le librerie, incendiarmi i libri e scrivermi su uno dei gatti 'mauro supercazzola parablindo'.

    Cioè, a me farebbe anche ridere, ma un po' i coglioni mi girerebbero...

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  5. Tra l'altro non è detto -ovviamente- che chi detesta i tuoi libri sia poi lo stesso che ti invade la casa per bruciarli...chi distrugge in nome del nuovo (e chissà cosa cazzo gliene fotte davvero di questo "nuovo") appartiene a una realtà altra rispetto a chi si pone "contro" una certa economia, a prescindere dal fatto che poi abbia o meno proposte immediate su un sistema alternativo efficace (e magari meno idolatrabile del precedente)...e, per concludere, credo che i gatti non si lascerebbero scrivere addosso alcunchè, sempre ammesso che lascino entrare l'invasore incolume ;)

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  6. in verità dei miei libri a me non me ne frega più un cazzo, se esiste qualcuno che ha voglia e passione di leggerli, qualcuno che di libri non ne ha mai avuti, qualcuno che li ha visti solo in tv e non se li è mai potuti permettere, beh, venga a prenderseli, per quel che mi riguarda adesso tocca a lui...

    e comunque alle mie micie se dai loro da mangiare puoi scrivergli sopra la divina commedia colla bic

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  7. Peccato che, escludendo voglia e passione, io non faccia minimamente parte degli altri "qualcuno"...altrimenti potrei venire quanto prima a liberarti dal tuo fardello (portando magari anche qualche buon bocconcino per le tue piccole tigri)...

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...