Buonanotte di spine e sangue
avvolti in un silenzio che langue,
di delirante luna dea di sbagli
soffoca la penna sui miei fogli;
buonanotte di vento e nulla
di nubi che coprono l’ultima stella,
di crudi strepiti di cuore
di labbra svinte di piacere…
buonanotte a un’altra rea,
un angelo che porta in sé l’inferno,
la cieca furia di un’idea
la bianca stretta sul mio sterno,
l'attesa confortante di un bersaglio,
che inebria e uccide e muore e muoio,
l’etereo sospirare del suo viso
è un sogno che mi svela il paradiso.
Buonanotte di suoni sparsi,
del battito di questi tasti spersi;
buonanotte a un viaggio senza orme
che sfiora l'alba di un giorno che non dorme.
Nessun commento:
Posta un commento
È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...