1.5.12

Sapete voi qual è dei romani la città diciamo più grassuttella, diciamo più preputente la più grossa?


Non sono abitudinario, nemmeno nel lungo periodo. Eppure quando passo per Roma mi rendo conto che ci sono certi gesti che hanno un certo che di rituale.
Quel rito blando da credente non praticante, intendiamoci, eppure sono azioni che portano con sé un trascorso, un percorso, un discorso e un decorso.
Prendere i cornetti in via Labicana, sedersi sul muretto di fronte al Colosseo a contare i gatti, cenare da Cadorna, chiedersi come si costruiva il ponte di Leonardo montato sotto Villa Borghese, cercare sulle scale della metro il vento dei treni in arrivo.

Cose da niente. Ma se penso alle volte in cui le ho vissute, gli intervalli di tempo, le epoche.
Non so, si vede che sto diventando vecchio (ah, quest'anno finalmente compio gli anni) ma il fatto di essere capitato qui sempre per caso rende certe azioni ancora più stranamente deliziose.

No, niente foto.
Per le foto serve l'umore giusto, altrimenti il colore ne risente.

E poi, sarebbero state:
- Mauro che legge il Kindle al Colosseo
- Mauro seduto ai Fori Imperiali che legge il Kindle
- Mauro a Villa Borghese che testa l'antiriflesso del Kindle leggendo al sole
- Mauro in metropolitana che fa l'intellettuale col Kindle

Il Kindle è un robo che ti porti in tasca un casino di libri e ci leggi anche bene, e a quello che viene a dirmi 'eh, ma la magia della carta' ricordo che a Padova gli appartamenti costano 1800 euro/mq e i libri in casa mia cominciano a occupare una porzione economica considerevole.

Comunque in Kindle Touch (KiT) è davvero un trabiccolo interessante. Trovassero una soluzione analoga per i fumetti, diciamo che almeno ci penso, poi non so. Però ci penso.

KITT
Vabbé, in questi due giorni ho fatto cose, ho visto gente passare. Mi piace Roma, c'è sempre gente che passa.

Ho pensato alcune cose:
1) In spagnolo 'stanco' si dice cansado. Sposato invece si dice casado. Una sola lettera di differenza. In italiano spossato e sposato hanno una sola lettera di differenza. Boh, qualcosa magari significa.
2) In Fiori rosa, fiori di pesco (Battisti/Mogol) a un certo punto c'è la finta rima tremi/mi ami. Ma se in realtà fosse un errore di trascrizione? Se fosse stato scritto Miami (Florida)? Allora si sarebbe letto maiemi che guarda caso fa proprio rima con tremi! Vabbé, dato che Mogol ormai dice sempre le solite cose, speriamo che Battisti sia più efficace e sciolga questo mio dubbio.
3) Ma che cazzo potrà aver mai fatto l'Uomo Ragno in sgarro alle industrie di caffè?
Ha corretto un espresso col chinotto? Non ha voluto sostituire Baudo alla Kimbo? Ha partecipato a una puntata di Camera Cafè? Ha lavato la moka in lavastoviglie?
4) Altre che mi risparmio...


I prossimi giorni ho deciso che parlerò di fumetti.


12 commenti:

  1. Nooooo, i fumetti noooo.

    Eheh, bello tornare a casa e trovare un tuo post. Riconcilia (un istante, eh, non di più) con l'esistenza (pensa come devo essere messa per dire questo).

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    1. in effetti tutto ciò è spaventevole:
      trovare un mio post, riconciliare l'esistenza, i fumetti...

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  2. e che libri c'hai dentro, per esempio? sto finendo la scorta sul comodino, solo per quello chiedo.

    (nota di colore: leggende di paese sussurrano che durante lo sfondamento di caporetto - che gli italiani si aspettavano - cadorna se ne stesse bel bello in un caldo letto amorevole a livek. uomini... tsk)

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    1. in realtà ho solo un po' di classici per ora, che son gratis ;)

      ma se mi dici che libri ami leggere ti darò dei titoli spettacolari :)

      In effetti lo sfondamento di Caporetto da oggi assume nuovi significati nella mia mente...

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    2. romanzi, per lo più.
      sul comodino ora girano mark haddon, david foster wallace e antonio pennacchi, più uno di fantascienza che ho da secoli e vorrei capire perché diavolo l'ho preso visto che è un genere che mi 'noia oltremodo (anche se è buono per tenerci su il portatile). ogni tanto cado nella fase thrillersgozzamentivarisangueagogò.
      ecco.

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    3. allora, ad Haddon rilancio "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve" di Jonas Jonasson

      A Wallace credo si possa rilanciare solo "L'arcobaleno della gravità" di Pinchon ma sarebbe farsi del male, opterei per un Palahniuk.

      A Pennacchi rilancio invece 'I traditori' di Giancarlo de Cataldo.

      Per la fantascienza io mi sento sempre di consigliare City di Clifford Simak.

      Per gli sgozzamenti vari mi sa che l'ultimo che ho letto è Io uccido di Faletti, e ne sono passati di anni...

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    4. gracias, me li segno. quello dell'anzianotto l'ho sfogliato + e + volte in libreria ma mi son sempre detta "aspetto l'edizione economica". però se merita ci faccio un pensiero. (il libro di de cataldo ha 600 pagine, leggo. mi sa che questo lo salto)

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  3. Ma sai che ho trovato interessante la riflessione su cansado/spossato, doveva pur esistere da qualche parte qualcuno che l'avesse notato ;)
    E qualcosa deve sicuramente significare.
    Ma se eri solo soletto potevi farmi uno squillo (e così ti lanciavo nel Tevere il Kinder);)

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    1. In realtà son 10 anni che ci penso, ma solo oggi sono riuscito a formulare il pensiero

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  4. Ho come una sorta di rifiuto inconscio (ma anche no) verso l'accostamento Kindle/fumetti...è pur vero che gli appartamenti costano una cifra e i fumetti tendono a riempirli tanto quanto i libri.
    P.S. Probabile che le industrie di caffè fossero in mano a Kingpin...

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    1. ti dirò, la resa dell'e-ink sui fumetti in bianco e nero è davvero buona... purtroppo il formato kindle è decisamente troppo piccolo per i bonellidi

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...