17.4.14

Estinto di sopravvivenza

Non mi ricordo a che puntata siamo arrivati della rubrica "AMEN: Animali Meraviglioso Estinti Nefastamente", quindi diciamo che questa è la numero uno, che tanto chi se ne frega.
L'estinzione è da sempre uno dei risvolti più affascinanti dell'esistenza, di sicuro più dell'astensione ma forse qualcosa meno dell'instizione. Diciamo che si pone in quella giusta via di mezzo tra l'ostensione e la pizza.

Ogni giorno sulla Terra si estinguono 74 specie. Settantaquattro. E nessuna di queste è sullo stemma del WWF. Perché abitare in via d'estinzione è qualcosa di più che spaparanzarsi beati a rosicchiare bambù mentre uno stuolo di studiosi ci procurano da scopare e ci guardano prendendo appunti, no, estinguersi è una cosa seria, talmente seria che quei paciocconi dei panda mica ci sono ancora riusciti.

Uno dei fortunati che hanno raggiunto il traguardo è invece l'opossum tumulatore del Borneo.






L'opossum tumulatore  è era, come dice il nome, un cosiddetto animale necroforo. La sua caratteristica principale era infatti quella di dare sepoltura agli eventuali cadaveri della propria specie che avesse potuto incontrare all'interno del territorio in cui si muoveva.

Il rito di sepoltura era accompagnato da una cerimonia abbastanza complessa di tutta la comunità, una serie di suoni gutturali e di movimenti convulsi che ricordano un po' le danze di accoppiamento degli uccelli del paradiso. Durante questo rituale l'opossum scavava con le zampe posteriori una buca non molto profonda all'interno della quale inseriva la testa del compagno morto e di fatto la incastrava ricoprendola di terra, lasciando quindi il corpo innalzarsi verso l'alto aiutato dal rigor mortis.

Questa macabra distesa di opossum stecchiti, piantati come bastoncini di ghiacciolo, ha affascinato gli studiosi olandesi che per primi raggiunsero quei territori impervi nella seconda metà dell'ottocento.

A quei tempi, comunque, gli opossum vivevano in serenità e senza nessun predatore naturale ed è proprio per questo che mai ci si era accorti di un'altra caratteristica tipica di quella particolare razza di animali: la tanatosi.

La tanatosi  è "un comportamento messo in atto da alcuni animali, che comporta irrigidimento totale del corpo in seguito ad una situazione di pericolo o come semplice reazione da contatto, al fine di simulare uno stato di morte". Gli opossum lo fanno, e lo faceva anche l'opossum tumulatore del Borneo.

Foto presa da wikipedia che mostra la tanatosi di un insetto tenebrioide


In questa foto invece vediamo un insetto realmente morto

Successe quindi che quando videro i naturalisti olandesi, gli opossum si spaventarono di quel tanto che un po' alla volta iniziarono istintivamente a fingersi morti. Sempre per istinto però, appena scorgevano un compagno che simulava la dipartita, si prodigavano subito col rito di sepoltura, con l'effetto che dopo qualche ora la valle brulicava di opossum fintamente morti con la testa infilata nel suolo.
E se non sei un lombrico diciamo che mettere la testa sottoterra non è cosa molto salutare (che poi il lombrico nemmeno ce l'ha la testa, ma questa è un'altra storia). Comunque, tutti gli opossum finti morti iniziavano a morire davvero, e chi riusciva a svegliarsi vedeva quel casino, sotterrava qualcuno, poi si rispaventava e ricominciava il ciclo.

L'effetto domino fu devastante e nel giro di 36 ore tutti gli opossum del Borneo si furono fatalmente estinti.

Gli studiosi, increduli, non poterono fare altro che annotare con rammarico l'avvenuta estinzione.

Ecco, se una morale ci dev'essere in questa storia, forse è che se decidete di sotterrare qualcuno forse è meglio controllare prima che sia morto (o che sia un lombrico).

AMEN.


1 commento:

  1. Ogni giorno si estinguono 74 specie...vuol dire portare avanti una rubrica di 74 post al giorno e senza l'aiuto del WWF (non voglio dire che non ce la potresti fare, solo mi sembra un tantino impegnativa come cosa)

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È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...