21.8.11

L'attore di Pisa

Bene.
Le ferie sono irrimediabilmente terminate.

Teoricamente non sarebbe neanche il caso di parlarne. Probabilmente non lo farò, o magari tra qualche mese o qualche anno.
Sarebbe facile. (Post che avrei dovuto scrivere il...) e così lascerei il tempo di disperdersi a quest'incerta cognizione di me stesso, ruvido sfregarsi del fiammifero di un equilibrio che non si accende.
Scintille sparse e nessuna fiamma.

Per ora Pisa.
Che, si sa, è questo


Ma sinceramente mi piace pensare che sia questo:


Regole a cui trasgredire.


Testardaggine.

Ma soprattutto:












Soprattutto persone che si sbracciano, che si affannano illudendosi di manipolare la realtà, simulando una forza che non gli è stata data, caricandosi di pesi effimeri, lontani da sé stessi, eppure convinti di dare al mondo l'impressione di farcela, che sia vero.
Recitano la loro parte con convinzione, attori improvvisati che sfogliano uno scarno copione.

Ma basta spostarsi un semplice istante dal loro punto di vista per smascherare il trucco, e vederli per come appaiono veramente: fantocci in pose assurde, ridicole marionette a imitare un'idea ormai logora e deforme.
Gente, che fa la gente.

E io tra loro.

(e tra parentesi, io li adoro, starei giorni a fissarli, fascino ipnotico dell'irreale, dell'incredibile, dell'incosciente...grazie gente!)

2 commenti:

È l'ultima cosa che potrete dire in questo posto. Pensateci bene prima di scrivere le solite cazzate...